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Estratto da " Elementi di progetto "
La conoscenza dello stato di questo luogo, di come si presentasse precedentemente agli eventi sismici e alle sue origini ci viene fornito dalle fotografie, dai testi ed ai documenti che ho citate nel Cap. 2. Scarse appaiono le fonti sulla configurazione dei locali e degli ambienti interni del convento e sul suo impianto. Le uniche fonti, seppur da codificare ed interpretare, sono appunto l’insieme delle informazioni provenienti dalle immagini e dalle descrizioni desumibili dagli scritti, che messe in relazione alle mappe catastali suggeriscono lo stato di fatto storico-grafico-tridimensionale (TAV. 4). Lo stato di fatto attuale è il risultato del rilievo-strumentale riprodotto anch’esso in termini grafico-tridimensionali (TAV. 2 e 3). Oltre al riferimento sugli obiettivi dell’Amministrazione Comunale ed i suoi indirizzi nelle deliberazioni, importanti obiettivi rimangono quelli dell’armonizzazione d’insieme ed il rapporto tra il nuovo e l’antico (in questo caso la Chiesetta di Sant’Agnese). Scartata a priori la possibilità di ricostruire il complesso mediante l’anastilosi, poiché non vi sono elementi documentali e materiali sufficienti per la ricostituzione rigorosa dello stato storico precedente, l’intervento programmatico si definisce nella fedele riproposizione plano-volumetrica preesistente, con leggere aggiunte di adeguamento funzionale: ossia costruire secondo gli attuali dettami tecnologici e costruttivi, con l'utilizzo di tutti gli elementi lapidei e conci presenti in situ, assieme a pochi materiali “analoghi” a quelli esistenti. Si intende proporre come obiettivo una verità di fondo dell’intervento in cui traspaia evidente la sua contemporaneità (si dovrà percepire l’opera moderna-contemporanea, non camuffata da antico-storico) con una complessiva armonizzazione di fondo. L’esemplificazione contenuta nelle TAV. 8 descrive una ipotesi attuativa in cui si rivela come struttura (anche in cemento armato), elementi funzionali e tecnologici, materiali , come i sassi-conci di pietra, autentici testimoni del passato, possano essere un esito chiaro e armonico. Gli elementi e le parti tecnologiche a pannello vengono integrate collocandole sulla (e lungo la) pendenza delle falde inclinate (pannelli fotovoltaici e collettori solari). Per i motivi ricordati nel paragrafo del progetto architettonico, quando viene sottolineata la connotazione di questo luogo ed evidenziato che è senza similitudini si intende rammentare una volta in più la sua delicatezza. Pertanto il presente piano, pur fissando e codificando tutti i parametri per la sua attuazione, non è ancora strumento sufficiente a garantire un suo sviluppo in maniera libera per singoli lotti e singoli permessi di costruire. Il primo passo per ottenere un esito all'altezza della sua cifra è la redazione di un progetto unitario che comprenda tutti i lotti edificabili e, idealmente, la sua successiva realizzazione costruttiva attraverso un cantiere unico
Crediti
Gemona del Friuli (Udine) _ 2015
progetto piano attuativo : Piero Siega
team: Alessia Dorigo